Hong Song-dam [홍성담] e le sue opere

Hong Song-Dam è un artista sudcoreano specializzato in xilografie (incisioni su legno). Nato sull’isola di Hauido, ma cresciuto a Gwangju, nel maggio 1980 ha partecipato alla rivolta.

Dopo l’insurrezione, divenne attivamente impegnato in politica e, nel luglio del 1989, fu arrestato con l’accusa di aver violato la Legge sulla Sicurezza Nazionale (aveva inviato in Corea del Nord delle diapositive di un murale realizzato insieme a circa 200 altri artisti sudcoreani).

Amnesty International lo adottò come prigioniero di coscienza e fu rilasciato all’inizio degli anni ’90. È considerato uno dei principali esponenti del movimento artistico minjung(1), e nel 1996 fu incaricato dal governo sudcoreano di realizzare un murale di 42 metri per l’Università Nazionale di Chonnam.

Nota:
(1) il minjung era un movimento coreano degli anni ’70 e ’80 contro le dittature che in quei decenni reprimevano continuamente i diritti civili, nonché contro l’imperialismo americano e l’influenza sulla Corea del Sud, con il conseguente capitalismo incontrollato. Ne facevano parte la gente comune, gli universitari, gli artisti, gli intellettuali e anche i religiosi progressisti. I frutti di questo movimento furono scioperi, opere artistiche di vario tipo e natura, e proteste.

Qui sotto ho tradotto i contenuti delle opere che avevano scritte in coreano al loro interno e ho spiegato il contesto specifico di altre.

Appello per la donazione di sangue

La scritta rossa in cima dice:
“Democrazia! Manca sangue per la democrazia”.

Affissioni pubbliche

La scritta sul tabellone dice:
“Corpi non identificati”.

Sanguinamento

La scritta sulla banda in cima dice:
“Mercato sotterraneo”.

Fratello

La scritta sulla bandiera dice:
“Milizia civile”.
Attenzione: la scritta va letta al contrario e sottosopra.

Incendio

Questa opera fa riferimento all’incendio che la milizia appiccò durante l’insurrezione come protesta: venne dato fuoco alla sede di Gwangju della MBC, perché la rete stava seguendo la linea del governo sulle notizie (ovviamente false) da dare al resto del popolo coreano riguardo la rivolta di quei giorni nella città, che d’altronde era completamente stata isolata dai militari e non se ne poteva né uscire, né entrare liberamente.

Danza della bandiera

La scritta sul bordo destro dell’opera non è altro che il titolo dell’opera stessa, quindi “Danza della bandiera”.
La scritta sulla bandiera nera dice “Maggio”, mentre quella sulla bandiera bianca “Unificazione” (riferendosi alla riunificazione tra la Corea del Nord e del Sud).

Andiamo all’ufficio del governo provinciale

La scritta si vede poco, perché è lontana, però se si focalizza in alto al centro/sinistra si può notare un’insegna sopra a un palazzo, che dice: “Gomme da masticare Haetae”.
Queste gomme sono di una delle aziende dolciarie più note del paese, la Haitai Confectionery & Foods Co. (fondata nel 1945), la cui sede principale è a Seoul, tuttavia ha svariati stabilimenti produttivi in altre città sudcoreane, tra cui appunto Gwangju.

Rifiuto di consegnare le armi

La scritta sulla sinistra dice: “Abolizione della legge marziale”. Riguardo la scritta centrale, la prima parte è tagliata dalla testa della persona in primo piano, e non mi è stato possibile tradurre quelle parole prese di per sé, mentre la parte a destra dice: “Resistiamo fino alla fine”.

Riso

Questa è un’altra opera in cui il contesto è fondamentale: viene mostrata una scena in cui delle donne stanno cucinando e servendo del riso a membri della milizia.
Questo fatto è importante, perché indica uno dei ruoli centrali delle donne all’interno della rivolta, cioè quello di preparare il cibo. Ovviamente la cosa di per sé non provoca nessuno stupore, dato che si tratta del ruolo che hanno da sempre ricoperto le donne in un contesto di stampo patriarcale, ma non ci dimentichiamo che in questo caso il contesto è tutto fuorché sostenitore delle tradizioni, e così tante donne non si sono offerte volontariamente di servire cibo per adempiere a un compito che secondo la società spetta solo a loro, bensì per essere parte della rivoluzione e per sostenerla dalle fondamenta. D’altronde senza un nutrimento adeguato non si hanno energie per combattere, e in più il senso di unione, coesione e la sinergia tra le parti che si creano sono forze propulsive per chi deve lottare e per la causa stessa.

Ritratto del martire Yoon Sang-won

La scritta laterale in alto a destra dice: “Espansione della cultura di Gwangju”, mentre quella laterale in basso a sinistra, essendo una scrittura che simula quella a mano, non sono stata capace di leggerla bene.

Il mondo della Grande Unità 2

La scritta verticale al centro dice: “Viva Gwangju”, mentre la scritta orizzontale a destra dice: “Combattiamo fino alla fine”.

Fonti:

Una opinione su "Hong Song-dam [홍성담] e le sue opere"

Lascia un commento