L’insurrezione di Gwangju e l’arte da essa ispirata: parte 3 – Animazione

La sezione dedicata all’animazione è un po’ più scarna di quello che avrei sperato, perché purtroppo, in generale, non è un’arte particolarmente esplorata in Corea del Sud. infatti ho trovato delle opere animate che trattano l’insurrezione di Gwangju, ma sono tutti cortometraggi (alcuni dei quali a scopo didattico/educativo), di film d’animazione veri e propri non ce ne sono.
Pertanto, con l’augurio che prima o poi qualcuno si cimenti in tal senso e ci regali un’opera più lunga e corposa, andiamo a vedere i corti nello specifico.

INDICE DEI CORTOMETRAGGI

Questo corto non è un’opera di per sé, poiché fa da introduzione al film del 2012 “26년” [“26 anni”] (QUI per leggere info a riguardo), ma sia sul piano della qualità dell’animazione, sia sul piano del contenuto, è senza dubbio il meglio realizzato e il più forte ed esplicito tra quelli di cui parlerò.
Questo breve filmato va rivivere vividamente gli eventi di quei giorni, mostrandoli dal punto di vista dei protagonisti del film: tre di loro sono famigliari delle vittime della strage (all’epoca solamente dei bambini), e uno è un soldato dell’esercito che si ritrova, suo malgrado, a far parte della vicenda.

Di seguito alcune scene del corto. ATTEZIONE: alcune delle immagini sono esplicite, quindi se ne sconsiglia la visione se si è particolarmente sensibili alla violenza e al sangue.

TORNA ALL’INDICE DEI CORTOMETRAGGI

“그날이후” [“Dopo quel giorno”] è un corto del 2009 di stampo fantasy, il cui intento è quello di raccontare ai bambini, in chiave fiabesca, gli eventi del 18 maggio 1980 a Gwangju. Il racconto ha come colonna sonora una versione riadattata e solo musicale di “Song of May” 2 (QUI per ascoltarne la versione divenuta poi un noto inno di lotta).

La storia narra di un enorme pupazzo di neve che arriva a un villaggio che è in seria difficoltà per via di una tormenta di neve interminabile, per questo decide di aiutarli a liberarsene, tramite una magia. Da questo incantesimo si innalzano degli altissimi muri di ghiaccio che bloccano l’arrivo della tormenta, che in poco si indebolisce e poi smette del tutto. Gli abitanti del villaggio all’inizio sono molto grati al pupazzo di neve, tuttavia, ben presto, si rendono conto che quest’iltimo non li ha affatto aiutati, bensì li ha intrappolati in un inverno perenne (simbolo di tempi bui), poiché come la tormenta non poteva più accedere al villaggio oramai sommerso dalla neve, anche l’arrivo della primavera (da sempre, simbolo di rinascita e speranza) stava venendo bloccato.

Come riusciranno, i poveri cittadini, a far tornare la primavera (e quindi la libertà) sul loro paesino?
Potrete scoprirlo guardando il corto qui sotto.
Nota: l’opera contiene dei dialoghi e questo video non ha sottotitoli, tuttavia se si conosce il contesto e si seguono bene le scene, non è necessario comprendere cosa viene detto, il corso degli eventi risulta comunque chiarissimo.

TORNA ALL’INDICE DEI CORTOMETRAGGI

Questo corto sperimentale del 2019 è dell’artista tedesca Karla Kracht. L’opera le è stata commissionata dalla compagnia teatrale Choin di Seoul, per proiettarla durante il loro spettacolo sulla rivolta di Gwangju, ed è realizzata con uno stile misto che mescola lo stop motion con la ripresa diretta.
La durata del corto è di 07:03 minuti, tuttavia non è disponibile se non su richiesta. L’unica versione visibile si trova QUI, nel sito dell’artista, in cui è stato caricato un sorta di trailer.
Per quanto bisognerebbe vedere l’opera per intero per giudicarla come si deve, non si può negare il livello di suggestione, creata ad arte tra immagini e suoni, anche solo da quel poco che si ha a disposizione.

Di seguito alcune immagini dell’opera:

TORNA ALL’INDICE DEI CORTOMETRAGGI

“시민군 대변인 윤상원 열사 – 호남의병전” [“Il martire Yoon Sang-won, portavoce dell’esercito civile – La guerra della milizia di Honam”]

In questo corto viene raccontata la vita e il sacrificio di Yoon Sang-won, nome che abbiamo già incontrato e incontreremo ancora durante le varie pubblicazioni, in quanto una delle personalità più influenti e importanti durante la rivolta. Portavoce dell’esercito civile durante l’insurrezione, in un momento cruciale della storia democratica della Corea del Sud, Yoon Sang-won ha rappresentato la voce del popolo contro la dittatura militare.

La notte del 27 maggio 1980, quando le forze armate entrarono di nuovo con violenza a Gwangju per reprimere la resistenza, Yoon scelse di rimanere fino alla fine al fianco dei cittadini, morendo per difendere la loro libertà e dignità. Il documentario ricostruisce il clima politico e sociale dell’epoca, le sue lotte, e il significato duraturo del suo sacrificio.

L’animazione è basilare, se non quasi inesistente: la maggior parte delle scene o sono fermi immagine o sono disegni che sembrano scorrere gli uni sugli altri, tuttavia i disegni sono di ottima qualità e molto coinvolgenti.
Di seguito il corto per intero, purtroppo senza sottotitoli (se non quelli automatici, che saranno di sicuro di scarsissima qualità).

TORNA ALL’INDICE DEI CORTOMETRAGGI

Questo video racconta quello che è successo a Gwangju nel 1980, attraverso gli occhi di un bambino di terza elementare.

Il papà di un alunno, Kyung-tae, va a scuola come insegnante per un giorno e spiega ai bambini cosa è successo davvero in quei giorni difficili. Lo fa usando cartoni animati, filmati storici e canzoni, per aiutare i ragazzi a capire.

Racconta di come l’esercito, sotto la legge marziale, abbia usato molta violenza contro i cittadini, e di come tante persone comuni, anche giovani, abbiano avuto il coraggio di resistere per difendere la libertà e la giustizia.
Attraverso questa narrazione che prende vita tramite diversi mezzi comunicativi, i bambini possono imparare quanto sia importante la democrazia e il valore del coraggio civile.
Rispetto al corto precedente, questo presenta un’animazione comunque semplice ed essenziale, ma leggermente più elaborata.

Di seguito il corto per intero, e come per il precedente, purtroppo è senza sottotitoli (se non quelli automatici, che saranno di sicuro di scarsissima qualità).

TORNA ALL’INDICE DEI CORTOMETRAGGI

Fonti:

3 pensieri riguardo “L’insurrezione di Gwangju e l’arte da essa ispirata: parte 3 – Animazione

Lascia un commento